LA SCUOLA DI CARLO MARATTI NELLE STORIE DELLA VITA DI SAN BRUNO
Una proposta per Girolamo Pesci con un'appendice di Francois Chauvau
Silvia Editrice, 2015


Questo libro si propone lo scopo di rendere noto un gruppo di sei dipinti inediti del Settecento romano raffiguranti alcuni episodi della vita di San Bruno di colonia, noto anche come San Brunone, fondatore dell’ordine certosino.
il mondo del collezionismo non finisce mai di sorprendere e a tutti gli effetti costituisce un serbatoio pressoché inesauribile di opere d’arte, spesso sconosciute o poco studiate, che - se ben contestualizzate - contribuiscono alla migliore e maggiore consapevolezza del nostro patrimonio storico artistico.
in questo caso la scoperta è maggiore, poiché si tratta di dipinti (né firmati né datati) del raro Girolamo Pesci (Roma 1679 - 1759), pittore poco conosciuto finanche alla storiografia specialistica; sono giunto a questa conclusione sulla base di confronti stilistici con opere certe del Pesci e soprattutto dopo essermi consultato con alcuni tra i massimi specialisti della pittura romana del Settecento.
in quest’operazione mi sono mosso seguendo un processo di sottrazione, partendo dall’indicazione iniziale fornita dall’antica proprietà delle opere - la famiglia Castelbarco Albani Visconti Simonetta di Milano - che le ricordava come di Carlo Maratti, parte delle collezioni di Clemente XI Albani conservate nel casino Albani (denominato anche villa Albani) a Colbordolo nelle Marche.
la notizia era ghiotta; infatti, non bisogna dimenticare che gli albani possedevano sino ad alcuni decenni fa gli otto modelli per gli affreschi laterali della basilica di S. Clemente a Roma con le storie della vita di San Clemente, eponimo appunto di papa Clemente XI (cfr. Gilmartin 1974; Guerrieri Borsoi 2001, pp. 286-293); fortunatamente, oggi questi modelli sono conservati nella Galleria Nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini grazie alla donazione di Fabrizio e Fiammetta Lemme (1997). Dunque, non era improbabile che anche le storie di San Bruno fossero in qualche modo legate ad una delle numerose committenze di Clemente XI, da porre in relazione ad un edificio dell’ordine certosino. Tuttavia, dopo avere compiuto tutta una serie di controlli in varie direzioni, oggi non sono in grado di produrre alcuna prova in merito ad un effettivo legame tra la figura di Clemente XI Albani e questo ciclo di dipinti. Il quale ciclo entrò probabilmente a far parte dell’asse ereditario della famiglia Castelbarco Albani Visconti Simonetta nell’ottocento quando gli Albani si fusero con i visconti Simonetta, portando in dote beni mobili ed immobili. È probabilmente a questa fase che risale...


Pierluigi Carofano

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CARATTERISTICHE
EDITORIALI:

- Formato 210x297
- 88 pagine a 4 colori
- Brossura filo refe
- Copertina in tela e cartonata

ISBN 978-88-96036-68-6
Euro 35,00